Dopo la pausa estiva e l'overdose di informazioni sulle elezioni francesi sono tornati gli appuntamenti elettorali.
In Francia un governo ancora non c'è, e in Germania è probabile che da qui in avanti abbia vita breve, comunque molto complicata.
Ieri, domenica 1° settembre, si è votato in due land dell'est del paese, la Turingia e la Sassonia (le capitali sono Erfurt e Dresda) per l'elezione del parlamento statale. La Germania è una repubblica federale, quindi ciascuno dei 16 stati (land) ha un parlamento a sé.
Ovviamente, il risultato che tutti si attendevano è arrivato: AfD, il partito di estrema destra, decisamente razzista e ai limiti della legalità (al punto che si era discusso in passato di metterlo fuori legge, cosa possibile con i movimenti estremisti secondo l'ordinamento tedesco), ha conquistato un terzo dei consensi in tutti e due gli stati.
Questo lo porterà a governare? No, con ogni probabilità.
Tutte le altre forze politiche hanno detto a chiare lettere che non faranno mai accordi di governo con AfD, e dunque il pericolo è da questo punto di vista scongiurato.
Certamente il segnale politico è forte e va letto in due modi.
Il primo, è che i partiti della coalizione al governo a livello federale (socialisti democratici, verdi e liberali) sono stati letteralmente spazzati via dagli elettori dei due stati: i verdi non passano nemmeno la soglia di sbarramento in Turingia, ad esempio.
A prendere voti sono sostanzialmente tre partiti: AfD, i cristiano democratici della CDU (il partito di centro al governo per molti anni con Angela Merkel), e la nuova formazione BSW, una formazione di sinistra populista (con qualche deriva di programma che guarda anche a destra) nato da una costola della sinistra tedesca.
Saranno ora difficili gli accordi di governo nei due land, perché dovranno mettere insieme forze che la pensano in modo opposto su molti fronti, ma certamente terranno fuori dai giochi la destra estrema. Che però, avendo un terzo dei voti, potrà certamente influenzare il governo dei due stati.
Il secondo è la crescita di AfD nei due stati dell'est.
In Turingia negli ultimi 10 anni ci sono stati tre appuntamenti elettorali e AfD è passata dal 10 al 20 al 30 per cento dei consensi, una crescita impronosticabile.
In Sassonia è passata dal 10% del 2014 al 27% del 2019 (triplicando dunque i voti), al 30% di oggi, confermandosi senza crescere ulteriormente.
Questi due segnali, come suggerisce DW, avranno un impatto decisivo sulle sorti del governo federale: https://www.dw.com/en/german-government-reeling-after-regional-election-defeats/a-70106153
In Francia un governo ancora non c'è, e in Germania è probabile che da qui in avanti abbia vita breve, comunque molto complicata.
Ieri, domenica 1° settembre, si è votato in due land dell'est del paese, la Turingia e la Sassonia (le capitali sono Erfurt e Dresda) per l'elezione del parlamento statale. La Germania è una repubblica federale, quindi ciascuno dei 16 stati (land) ha un parlamento a sé.
Ovviamente, il risultato che tutti si attendevano è arrivato: AfD, il partito di estrema destra, decisamente razzista e ai limiti della legalità (al punto che si era discusso in passato di metterlo fuori legge, cosa possibile con i movimenti estremisti secondo l'ordinamento tedesco), ha conquistato un terzo dei consensi in tutti e due gli stati.
Questo lo porterà a governare? No, con ogni probabilità.
Tutte le altre forze politiche hanno detto a chiare lettere che non faranno mai accordi di governo con AfD, e dunque il pericolo è da questo punto di vista scongiurato.
Certamente il segnale politico è forte e va letto in due modi.
Il primo, è che i partiti della coalizione al governo a livello federale (socialisti democratici, verdi e liberali) sono stati letteralmente spazzati via dagli elettori dei due stati: i verdi non passano nemmeno la soglia di sbarramento in Turingia, ad esempio.
A prendere voti sono sostanzialmente tre partiti: AfD, i cristiano democratici della CDU (il partito di centro al governo per molti anni con Angela Merkel), e la nuova formazione BSW, una formazione di sinistra populista (con qualche deriva di programma che guarda anche a destra) nato da una costola della sinistra tedesca.
Saranno ora difficili gli accordi di governo nei due land, perché dovranno mettere insieme forze che la pensano in modo opposto su molti fronti, ma certamente terranno fuori dai giochi la destra estrema. Che però, avendo un terzo dei voti, potrà certamente influenzare il governo dei due stati.
Il secondo è la crescita di AfD nei due stati dell'est.
In Turingia negli ultimi 10 anni ci sono stati tre appuntamenti elettorali e AfD è passata dal 10 al 20 al 30 per cento dei consensi, una crescita impronosticabile.
In Sassonia è passata dal 10% del 2014 al 27% del 2019 (triplicando dunque i voti), al 30% di oggi, confermandosi senza crescere ulteriormente.
Questi due segnali, come suggerisce DW, avranno un impatto decisivo sulle sorti del governo federale: https://www.dw.com/en/german-government-reeling-after-regional-election-defeats/a-70106153